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SCIOPERO 11/04 - MORIRE DI LAVORO: UN CRIMINE IMPUNITO

ZERO MORTI SUL LAVORO. PER UNA GIUSTA RIFORMA FISCALE. PER UN NUOVO MODELLO SOCIALE E DI FARE IMPRESA

Queste le ragioni per cui domani, 11 aprile, CGIL e UIL hanno proclamato 4 ore di sciopero generale. Sciopero generale per tutti i settori privati, da svolgersi, per la nostra Provincia, alla fine di ogni turno di lavoro.

Punto fondamentale è la sicurezza sul lavoro. I dati ufficiali che quotidianamente vengono comunicati relativi agli infortuni, gravi e meno gravi,e purtroppo, alle morti bianche, non rendono sufficientemente l'idea del dramma che il nostro paese vive giorno per giorno.

"Morire di lavoro nel nostro paese è un crimine perfetto: vittime inconsapevoli, responsabilità difficili da essere accertate, mandanti spesso impuniti " è lo sfogo di Alberto Chiesura della FILCAMS CGIL Belluno "L'unico certezza però rimane quella di chi lavora per vivere e un giorno potrebbe non tornare a casa dalla propria famiglia perchè rimasto schiacciato, investito, scorticato, bruciato, esploso mentre lavorava".

"Non si possono usare mezzi termini per una tragedia che continua giorno dopo giorno" continua Alberto Chiesura "è indispensabile invece semplificare le parole: formazione, controllo, repressione. Senza formazione adeguata non si lavora. Depotenziare, come da anni sta avvenendo, i servizi pubblici di vigilanza e controllo da parte dello Stato, non può essere la risposta. Un'impresa che non rispetta la salute e la sicurezza dei propri dipendenti non può continuare a fare quello che fa."

"Parliamo di appalti? Aver introdotto il nuovo codice degli appalti, con la possibilità di utilizzare subappalti a cascata, significa non aver coscenza di cosa avviene quotidianamente nel mondo del lavoro cosidetto povero" incalza Chiesura " povero per chi ci lavora naturalmente, non sicuramente per chi quegli appalti li vince: milioni di euro per opere e servizi affidati da uno stato che permette che le stesse imprese possano subappaltare quel lavoro ad altre numerose imprese più piccole, rendendo di fatto complicato se non impossibile il fatto che su di esse venga esercitato un sacrosanto controllo sul rispetto dei diritti di chi ci lavora. Il diritto per esempio a non morire di lavoro!"

"La precarizzazione e la fammentazione del lavoro, e delle lavoratrici e dei lavoratori, deve essere fermata se vogliamo che questo possa impedire la continua tragedia delle morti bianche, perchè sono anche questi elementi che concorrono alle stragi sul lavoro" conclude Alberto Chiesura "servono interventi legislativi che vadano in controtendenza rispetto a quello che abbiamo visto fin'ora, non le parole di circostanza magari di qualche ministro dopo che ancora una volta il crimine perfetto è avvenuto!"