FILCAMS - APPALTO PULIZIE OSPEDALE FELTRE, INCONTRO ALL'ISPETTORATO "DALL'AZIENDA PROPOSTE IRRICEVIBILI"
Ennesima fumata nera dopo l’incontro di martedì 12 dicembre all’Ispettorato del lavoro di Belluno Treviso tra le parti sindacali Filcams Cgil Belluno e Fisascat Cisl Belluno Treviso, la società Euro & Promos FM spa, aggiudicatrice dell’appalto dei servizi di pulizia dell’ospedale di Feltre, e Ulss 1 Dolomiti. Al centro della vertenza, il taglio del 20% delle ore lavorate praticato dalla società subentrata nell’appalto lo scorso 1 ° ottobre: un mancato rispetto della procedura prevista dall’art. 4 del CCNL delle Imprese di pulizia e servizi integrati e multiservizi per tutelare i lavoratori nei cambi di appalto ritenuto inaccettabile dalle organizzazioni sindacali. Il contratto dei multiservizi prevede infatti che vengano mantenute le medesime condizioni contrattuali ai cambi di appalto.
La convocazione da parte dell’Ispettorato del lavoro, richiesta dalle parti sindacali nel rispetto della procedura prevista dal Contratto nazionale alcuni giorni prima del cambio, è arrivata successivamente alla proclamazione dello stato di agitazione, all’incontro in Prefettura e allo sciopero dello scorso 4 dicembre.
“C’è il rischio concreto che lavoratrici e lavoratori abbandonino l’appalto per cercare condizioni di lavoro migliori - spiegano Alberto Chiesura della Filcams e Patrizia Manca della Fisascat -, è indispensabile ripristinare le condizioni precedenti recuperando le ore contrattuali perse per tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’appalto, che, ricordiamo, ha visto nel frattempo le dimissioni di una decina di dipendenti, mentre altri 8 lavoratori a tempo determinato non sono stati rinnovati dall’azienda che è subentrata, con il risultato che nell’arco di appena due mesi i dipendenti in meno sono ben 18”.
L’azienda, pur sollecitata anche dagli ispettori del lavoro che hanno il dovere di vigilare sull’applicazione delle leggi in materia di lavoro, non ha formulato proposte ricevibili dalla parte sindacale. “Abbiamo chiesto - proseguono Chiesura e Manca - per lo meno di redistribuire fra tutti e 52 i lavoratori e le lavoratrici rimasti le ore dei dipendenti che non sono stati rinnovati o dei dimissionari, ma l’azienda ha detto no e oggi la situazione rischia precipitare, sia per quanto riguarda le retribuzioni e le condizioni di lavoro, sia per l’indispensabile servizio fondamentale per garantire l’igiene e la sanificazione dell’ospedale di Feltre, in un momento dell’anno particolarmente delicato per la diffusione dei virus influenzali e del Covid. Lanciamo un appello all’azienda socio-sanitaria affinché richieda il rispetto del capitolato d’appalto, così come chiediamo all’Ispettorato del lavoro una verifica dei contratti di lavoratori e lavoratrici”.
“La mobilitazione inevitabilmente continua - concludono Chiesura e Manca -, torneremo in assemblea per parlare con le lavoratrici e i lavoratori: è necessario ripristinare condizioni di lavoro dignitose. Non ci fermeremo”.