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Comunicato stampa FP - FLC

fp flc

Funzione Pubblica, Lavoratori della conoscenza, Lavoratori del trasporto pubblico e
dell’igiene ambientale hanno indetto uno sciopero su scala nazionale per l’intera giornata di
venerdì 17 e si ritroveranno, per quanto riguarda il Veneto, in manifestazione ragionale a
Padova, dove scenderanno anche lavoratrici e lavoratori della provincia di Belluno.
I tagli della legge di bilancio prodotta dal governo Meloni ai servizi pubblici essenziali e
pensioni, i mancati investimenti su sanità e istruzione, salari sempre meno attrattivi, queste
sono le ragioni principali per indire lo sciopero e ritrovarsi in manifestazione.
“I motivi per cui lavoratrici e lavoratori del pubblico impiego sciopereranno il 17
novembre sono molti” spiega Andrea Fiocco, segretario della FP CGIL Belluno. “La
preoccupazione per la tenuta dei servizi pubblici nelle aree di montagna è tanta. Nella legge di
bilancio, infatti, non c’è traccia del richiesto incremento della capacità di assumere degli enti
pubblici, mentre viene confermato il tetto di spesa al personale. Nel contempo, c’è l’ennesimo
taglio alla spesa sanitaria, che si accompagna questa volta al taglio dei trasferimenti agli enti
locali. Questo si aggiunge al mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale, che è fermo al
2021. C’è, poi, il taglio alle pensioni per chi ha iniziato a lavorare prima del 1995, con una
riduzione dai 300 euro al mese in su e che può arrivare a sviluppare un mancato introito dai 70
mila ai 120 mila euro, per tutta la vita del pensionato. C’è un chiaro peggioramento della legge
Fornero, con requisiti che spostano sempre più in là l’età pensionabile. C’è, inoltre, una riforma
fiscale che finisce per colpire i redditi medio – bassi. Di contro, non c’è nessuna misura per
favorire la formazione del personale e nessuna misura a favore di donne e giovani. Per tutte
queste ragioni venerdì 17, assieme ai dipendenti della scuola, a quelli del trasporto pubblico e
dell’igiene ambientale, sciopereremo”.
Alessia Cerentin, segretaria della FLC CGIL di Belluno chiarisce a sua volta gli aspetti
per i quali i dipendenti della scuola venerdì scenderanno in piazza: “Innanzi tutto, per quanto
concerne la nostra provincia, c’è il tema fondamentale dei dimensionamenti, tanto che domani
si discuterà, in commissione formativa provinciale, anche il dimensionamento dell’Istituto
comprensivo di Zoldo con l’Istituto comprensivo di Longarone. Ipotesi che, se dovesse essere
approvata, porterebbe a tre istituti in meno in provincia nel prossimo anno scolastico. Questo
percorso porta a una riduzione degli organici e all’aumento delle diseguaglianze tra gli studenti
che vivono in periferia, rispetto a chi vive nelle zone centrali. A questo si aggiunge la grande
preoccupazione per una legge di bilancio iniqua, che penalizza le lavoratrici e i lavoratori
dipendenti, le famiglie, i pensionati. Una legge di bilancio che non investe sui giovani e nel
contempo taglia ulteriormente le risorse alla sanità pubblica e ai settori della conoscenza.
Scioperiamo perché non c’è alcuna risposta all’emergenza salariale, non ci sono risorse
sufficienti per il rinnovo contrattuale, si tagliano risorse all’istruzione pubblica e alle politiche
sociali. Non si vedono neppure interventi contro la precarietà o contro l’evasione fiscale e
neppure ipotesi di tassazione agli extra profitti, mentre si rileva la totale mancanza di politiche
a favore dei giovani e delle donne”.