Acc: lavoratori a casa, scatta il presidio
Mel. A tre giorni dalla ripresa dell’attività, lo stabilimento chiude un’altra volta. I sindacati preoccupati oggi manifestano
di Paola Dall’Anese wMEL Lavoratori e sindacati sempre più preoccupati per le sorti dell’Acc. Soltanto lunedì i dipendenti erano tornati al lavoro, ma già ieri alle 22 la produzione si è fermata: da oggi sono nuovamente a casa, perché manca la liquidità per acquistare la materia prima. E così oggi, dalle 13 alle 15, è previsto un presidio davanti allo stabilimento zumellese. I sindacati hanno rispolverato la casetta che era stata montata nel 2009 fuori dalla fabbrica e sono state rimesse le bandiere delle organizzazioni sindacali. La lotta, quindi, riprende. Quale sarà il futuro dell’Acc ancora non si sa e questa incertezza sta mettendo a dura prova l’ottimismo dei seicento dipendenti che sono ancora in cassa straordinaria. Ma l’intenzione di mollare ancora non c’è. E qualcuno fa sapere che non ci sarà mai. Sullo sfondo resta sempre la vendita totale o parziale dello stabilimento. E in molti si augurano che questo avvenga presto.
Il sindaco Cesa in prima fila: «I dipendenti chiedono soltanto di poter lavorare»
MEL. In prima fila oggi davanti allo stabilimento dell’Acc ci sarà anche il sindaco Stefano Cesa. Il primo cittadino si è sempre dimostrato sensibile al futuro di questa fabbrica, che dà lavoro non solo agli zumellesi ma anche ai residenti dei comuni limitrofi. «La situazione è critica e la preoccupazione è tanta», precisa Stefano Cesa.